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Proposta di legge per la riduzione dei rifiuti: nota dell'Amministrazione

Ogni volta che viene approvata una nuova legge (poco importa se nazionale o regionale) la prima reazione di cittadini e imprese è chiedersi in quale modo tale legge inciderà sulla proprio quotidianità.Ciò ha ancora più valore quando le novità riguardano aspetti su cui si registrano tasse o imposte.

E' comprensibile, specialmente ora che il perdurare della crisi economica rende giustamente i cittadini ancora più attenti alla correlazione fra le tasse pagate e la qualità dei servizi che con quelle tasse vengono finanziati.

Quanto detto vale, naturalmente, anche per la "Proposta di legge sulla riduzione della produzione dei rifiuti", approvata nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale. Dal momento in cui è apparsa sulla stampa la notizia della delibera regionale, più d'uno - cittadini, imprenditori - ci ha contattati per chiedere come sarebbe cambiato il servizio rifiuti a Cesena e quale sarebbe stato il riflesso sulla TARI.

Su questo aspetto, rileviamo con soddisfazione che uno dei punti chiave della nuova legge va nella direzione da tempo sostenuta dall'Amministrazione comunale: l'introduzione della tariffazione puntuale a sostituzione dell'attuale tassa (TARI).

Una volta approvata in Assemblea Legislativa, infatti, la legge, permetterà di realizzare uno studio di fattibilità finalizzato a prevedere meccanismi di pagamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in base alle quantità prodotte e alla percentuale e qualità di raccolta differenziata che ogni famiglia o impresa produce.

Ma, a nostro avviso, vi sono altri importanti aspetti positivi. Innanzitutto il metodo: si tratta di una legge ampiamente partecipata e condivisa con le Amministrazioni Comunali della Regione, e che si presenta come un modello per l'intera Nazione.

In essa si perseguono gli obiettivi di sostenibilità ambientale, introducendo il principio dell'economia circolare nella gestione dei rifiuti, promuovendo il riuso a fine vita dei beni, e sostenendo progetti ed azioni per la riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani.

In particolare, gli obiettivi minimi proposti al 2020 puntano alla riduzione della produzione pro capite di rifiuti di almeno il 20% rispetto al 2011, prevedendo una produzione del 73% di raccolta differenziata su base regionale e considerando un 70% di riciclaggio di materia.

Inoltre, la creazione di un fondo permetterà di intraprendere azioni di premialità nei confronti delle Amministrazioni virtuose, costituendo pertanto un sistema di supporto per l'avvio di nuovi progetti ed attività che le Amministrazioni Locali intendono applicare.

Tali strategie ed obiettivi vanno pienamente nella direzione che l'Amministrazione Comunale di Cesena già da tempo persegue, attraverso le politiche di riduzione e raccolta dei rifiuti condotte. In particolare, il sistema di raccolta porta a porta, avviato nel 2011 in parte del territorio Comunale, ha dimostrato in questi anni la sua efficacia, consentendo di raggiungere percentuali di raccolta differenziata superiori al 70%. Tali risultati si confermano anche per i primi mesi del 2015, dove, coinvolgendo circa 30.000 abitanti, vanno a rilevare una media del 72,8% di rifiuto differenziato, con picchi del 77% per il mese di maggio 2015. Tali risultati fanno ben sperare per l'ampliamento del progetto che è attualmente in corso in altri 3 quartieri (Cervese Sud, Cervese Nord e Ravennate), e che, dal prossimo autunno, riguarderà anche il quartiere Al Mare.Queste azioni ci consentiranno, a breve, di ottenere in città una percentuale di raccolta differenziata del 67%, così come previsto nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, che sarà a breve dibattuto in Assemblea Legislativa e su cui Regione e Comuni stanno da parecchio tempo lavorando.

Vogliamo inoltre ricordare altri progetti messi in campo dall'Amministrazione comunale finalizzati alla riduzione della produzione dei rifiuti, tra cui "Trasformarte - L'Officina del Riuso Creativo", "3R: riduco, riuso e riciclo" e "IO Riduco", per la creazione e la promozione di un circuito di punti vendita che si impegnino ad adottare comportamenti virtuosi per una spesa più ecologicamente sostenibile.

Si tratta di azioni che confermano come questa sia la strada principale da percorrere per l'attuazione di politiche corrette in tematiche ambientali, , in particolar modo sostenendo e promuovendo l'educazione al rispetto ambientale nelle giovani generazioni.

Ora la parola spetta all'Assemblea Legislativa Regionale. Confidiamo però che il percorso della legge mantenga il suo originario impianto innovativo. In questi ci sentiamo rassicurati dal fatto che, in aula, relatrice del provvedimento sarà Lia Montalti.

È noto il suo impegno sui temi ambientali e in modo particolare sull'innovazione del sistema dei rifiuti. Crediamo quindi che il suo coinvolgimento diretto nell'iter di approvazione della legge sarà per noi garanzia di forte collegamento coi territori, a tutela delle esigenze dei cittadini, delle imprese, e dell'ambiente in cui vogliamo far crescere i nostri figli.  

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi